"Fiume dei miei avi"

ostra liriche,fiume misa,poesia contemporanea

Vecchio fiume dei miei avi
ti pesava già il tempo nella mia infanzia
ma nei miei occhi di fanciullo
ti riflettevi imponente con l’inganno del falso vigore
dopo le turbolenze settembrine di mezza sera.

Vecchio fiume dei miei avi
compare eccelso di giochi
soffocato nella dimora dei ricordi
che riaffiori maliardo nello sguardo veloce
rubato sopra il ponte della gèrla,
ti mancano le mie pietre sudate
ed i sassi gettati ad affogare sul fondo
struggente l’assenza del tranquillo vociare
di chi ti abitava nell’èra di lenzuola rattoppate.

Rasentando la roccaforte del sambùco
profanando il bivacco prediletto del rospo smeraldino
imbocco il tuo sentiero,
avvilente simulacro di linfa,
esausta corte di candore.
Frugo nella sfera delle sensazioni,
la tua sorte è anche la mia,
poche piène
grandi vuoti.

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