"Tramonti ad oriente"

ostra, le fatiche di sisimo

Spiagge che si cibano di mare,
onde che battono in ritirata
pentìte dell’avidità di trascorse erosioni.
Sole
punto pallido di mezzanotte,
luna
effimera
nella giornata mozzafiato di cronici assenti.
Piana soffocante culla di ferrea volontà,
colle dei compromessi,
montagna che va da Maometto mortificato.
Volo incerto nella veglia di luce
di pipistrello frastornato.
Pargoli che troneggiano su
patrie potestà che esàlano.
Radio che tracciano immagini più nìtide
di schermi appiattiti.
E la mia stilografica
che sterile,
scarabocchia
fogli gualcìti
appuntati in grembo
di mènti bislacche.

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