"Nell'orto di Giuda"


Come accidente
deraglia dal fosco presente,
fustigando pensieri da regina
cavalcioni
in sella alla saggìna.
Nobile galoppata
fino alla frontiera,
bordùra spinata
invalicabile barriera,
solca cruda quell’orto,
capèstro d'un Giuda giovane
e già morto.

Quella mènte vigliacca
pròfuga e baldracca,
viaggia sciatta in terza classe
sui binari morti dell'impasse,
perseverando
immolata zimbella
a scucìr ancor patata
fior fior di gabella.

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