"Giacigli"

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S’avvinghia il cipiglio del pastore
al mulinare della fioccata dicembrina,
corazzare e consacrar posticcio
di suoli ammansìti e belar di greggi;
è un refolo grève il suo sospiro
che dal tàlamo in livrèa d’una reggia
si spande e riaffiora
in una notte estiva
di stelle cadenti troppo spicce
a picco
su strame di stoppia.

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