"Transiti"
(Una fatica tenace supera ogni difficoltà)
Senno bizantino,
quintessenza e riverbero di pupilla
còlgono scettici
l'iter
l'iter
persuaso a scardinare
il sigillo d'ogni accesso;
il sigillo d'ogni accesso;
nel liturgico riposo delle membra,
sfilando sul tronco raschiato da Persefone,
mutano e rigenerano
il regno afflitto dei sènsi;
impartendo le benedizioni di Venere
varcano la vòlta del torso,
s'incuneano,
rianimano,
spàsimano..
e proprio lì si saldano.
“Cenerentola di strada”(Remake buffo)©
Se riuscirò a spolpare
un emisfero
della mia zucca sàtura di semi di follìa
ne farò degno cocchio
per condurti al gran ballo
delle principesse facili da cavalcavia.
Indosserò mantello calzamaglia e spada
da nobile rampollo decadùto sulla strada,
ti agghinderò con scarti di reàme
per essere annoverato tra gli avari,
adornerò il tuo capo
con corone di paglia e fieno
soffice giaciglio dei somari.
Danzeremo a ritmo di salsa
nella balera degli strusci,
ti sfiorerò labbra e seno
con un desiderio nuovo
che ancora non conosci.
E quando scoccherà la mezzanotte
ruzzolerai giù per lo steccato
perdendo la scarpina olivastra
di vetro riciclato.
Ti cercherò per rocche e contrade
un emisfero
della mia zucca sàtura di semi di follìa
ne farò degno cocchio
per condurti al gran ballo
delle principesse facili da cavalcavia.
Indosserò mantello calzamaglia e spada
da nobile rampollo decadùto sulla strada,
ti agghinderò con scarti di reàme
per essere annoverato tra gli avari,
adornerò il tuo capo
con corone di paglia e fieno
soffice giaciglio dei somari.
Danzeremo a ritmo di salsa
nella balera degli strusci,
ti sfiorerò labbra e seno
con un desiderio nuovo
che ancora non conosci.
E quando scoccherà la mezzanotte
ruzzolerai giù per lo steccato
perdendo la scarpina olivastra
di vetro riciclato.
Ti cercherò per rocche e contrade
di tutta la Marca
fino a che non lancerò i miei strali
per aver trovato i tuoi piedini digiùni
di acqua borotalco e sali,
e sulla mia epigrafe scriveranno:
“Sangue blu e argùto dicitore
stramazzato a terra
per asfissìa d’amore”.
fino a che non lancerò i miei strali
per aver trovato i tuoi piedini digiùni
di acqua borotalco e sali,
e sulla mia epigrafe scriveranno:
“Sangue blu e argùto dicitore
stramazzato a terra
per asfissìa d’amore”.
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ostra liriche ed aforismi
''Anche un solo bacio lampo
tuonando sul cuore
può riuscire a far piovere amore"
-Barbaro contemporaneo-
"L'oracolo del vicolo"
Oso
torvo
convogliare lo sguardo oltre la dogana di vetro
controllata dallo snervante moto perpetuo
di un manipolo d'insetti in libera uscita
in questa tiepida nottata di favonio,
fino a perquisire
la mia scarsa porzione di vòlta celeste
e percepire il migrare incontrollato
di uno stormo di passioni.
In assurda sincronia
col cigolìo stracco dei carretti da spazzino
si spengono i lampioni delle mura castellane
e si accende Venere,
che conciliante,
rifulge appisolata sui coppi smerlati,
spioventi al belvedere di ponente.
Fiondo all’astro
repentini
i desideri che si eclissano solo nelle fiabe,
leggo il responso
nella bòccia cristallina delle impressioni:
la prossima notte meglio io rimanga disteso
nel mio letto di cocciùto impaziente
a salmeggiare divine benevolenze.
ostra liriche ed aforismi
"Non facciamo altro che passare non visti
attraverso brevi istanti
della vita degli altri"
della vita degli altri"
[Robert M.Pirsig 1928 - scrittore -]
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"Tramonti ad oriente"
Spiagge che si cibano di mare,
onde che battono in ritirata
pentìte dell’avidità di trascorse erosioni.
Sole
punto pallido di mezzanotte,
luna
effimera
nella giornata mozzafiato di cronici assenti.
Piana soffocante culla di ferrea volontà,
colle dei compromessi,
montagna che va da Maometto mortificato.
Volo incerto nella veglia di luce
di pipistrello frastornato.
Pargoli che troneggiano su
patrie potestà che esàlano.
Radio che tracciano immagini più nìtide
di schermi appiattiti.
onde che battono in ritirata
pentìte dell’avidità di trascorse erosioni.
Sole
punto pallido di mezzanotte,
luna
effimera
nella giornata mozzafiato di cronici assenti.
Piana soffocante culla di ferrea volontà,
colle dei compromessi,
montagna che va da Maometto mortificato.
Volo incerto nella veglia di luce
di pipistrello frastornato.
Pargoli che troneggiano su
patrie potestà che esàlano.
Radio che tracciano immagini più nìtide
di schermi appiattiti.
E la mia stilografica
che sterile,
scarabocchia fogli gualcìti
appuntati in grembo
scarabocchia fogli gualcìti
appuntati in grembo
di mènti bislacche.
"Fauna da zoo"
Scandagliare guardingo
l'ordire di lingua ed il fiuto di proboscide,
scaltro
il roteare di coda ed il carezzare d'ala,
conscio
il crivellare d'aculeo e lo scorticare d'artiglio.
l'ordire di lingua ed il fiuto di proboscide,
scaltro
il roteare di coda ed il carezzare d'ala,
conscio
il crivellare d'aculeo e lo scorticare d'artiglio.
E' epìlogo pacato
contemplare
contemplare
sotto mentite spoglie d’asino rapìto
il cuore folle delle bestie
che non ho mai amato.
il cuore folle delle bestie
che non ho mai amato.
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