Busillis

Ostra liriche, Busillis

Come potrai mai
oh mia divina
attingere un casto bacio
dal pozzo profondo
d’armìgere brame
se questa bocca si fa carrucola impetuosa,
alabarda e brocca ad infusione ribelle
che s'immerge solerte
nei tuoi umori di madonna inquietante?

ostra liriche ed aforismi

OSTRA liriche

"Il diritto di scrivere male
è il privilegio
di cui abbiamo largamente approfittato"
Isaak Babel (1894-1940) - drammaturgo e scrittore -

Sulla tua stessa nuvola

ostra-poesia-arcobaleno

Adoro le nubi brizzolate
mentre vanno ad ammassarsi
come elettrizzante sottile presagio
a dar vita ad un temporale d’agosto,
rincorrerle con lo sguardo
accavallato agli sguardi di chi amo
nel soffio in cui vanno a morire
alle soglie di un arcobaleno
..e poi con loro
tingermi di te.

Parole

ostra,poesie ed aforismi

"Così innocenti e lievi
quando stanno in un dizionario,
quanto potenti nel bene e nel male
si trasformano
nelle mani di chi sa combinarle"
Nathaniel Hawthorne -scrittore-(1804-1864)

ostra liriche ed aforismi

ostra-liriche-aforismi

"La differenza tra letteratura e giornalismo
consiste nel fatto che il giornalismo è illeggibile
e che la letteratura non viene letta".
Oscar Wilde 1854-1900

"Vassalli"

"Ubi deficiunt equi trottant aselli"

Schiene da soma
inarcate
dalle zavorre della servitù,
non patirono
quanto spiriti ingobbìti
dai fardelli
delle coscienze libertine.

"Giacigli"

ostra-liriche-aforismi


S’avvinghia il cipiglio del pastore
al mulinare della fioccata dicembrina,
corazzare e consacrar posticcio
di suoli ammansìti e belar di greggi;
è un refolo grève il suo sospiro
che dal tàlamo in livrèa d’una reggia
si spande e riaffiora
in una notte estiva
di stelle cadenti troppo spicce
a picco
su strame di stoppia.

ostra liriche ed aforismi

ostra-liriche-aforismi

Fu un giorno fatale
quello nel quale il pubblico scoprì
che la penna è più potente del ciottolo,
e può diventare più dannosa di una sassata.
Oscar Wilde 1854-1900
[scrittore, poeta e drammaturgo]


Costo della guerra in Iraq
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"Vandalismi"

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Pretendi di blandir
i patimenti d’una femmina gabbata,
con disegual mansuetudine di malie
al càrdine vìvido d’una dama astiosa,
e non t’accorgi
di patteggiar barbarie e brandir di daga
pel saccheggio de’ tuoi sènsi?

ostra liriche ed aforismi

ostra,aforismi,sogni e sprevengoli

"Quanto più senti d'esser uomo,
tanto più ti avvicini agli dei"

Johann Wolfgang Göethe
[1749 –1832 scrittore, poeta e drammaturgo]

"Natività riflessa"

natività,ostra

Coglie,
l'origlio
sformato a ventosa sul tramezzo,
lo schioccar degli sbaciucchi
impressi con gaudio sulle ganasce dei vicini,
e poi confuso
il cicaleccio di convenevoli, ciarle ed auspici,
a soverchiare la solennità delle nènie papali,

risate argentine,
ovazioni nei battimani

alle pietanze della cuciniera pasciuta,
lo schiaffo brusco del sughero a scalfire il soffitto,
lo scontro stridulo dei calici
a sancìre
aria di giubilo.

Sbeffeggio per il villano,
le dìspute bonarie
nelle "smazzate" patriarcali
ed il rimescolìo legnoso a frugar bottoni
dal sacco logoro delle tombolate
gongolanti ceci e spicci.

Desolate,
nel covo,
le matasse di fumo bigio s'inerpicano disordinate
tracciando il passo
alla cresta delle fiamme biforcute:
sprecata quella brace
per un asceta,
discepolo squassato di lesa dignità.

Auspicabile battere il tempo sul tempo
e catapultarsi inebetito
fino al giorno consacrato al battesimo
del vostro redentore.

APHORISM


"Sadico l'ancheggiar di pèndolo
quando mèmore
dei rintocchi degli osanna
s'impala fazioso
sul tempo di sventura"

[Ostrogoto, scribacchino non di "corte"]

"Nell'orto di Giuda"


Come accidente
deraglia dal fosco presente,
fustigando pensieri da regina
cavalcioni
in sella alla saggìna.
Nobile galoppata
fino alla frontiera,
bordùra spinata
invalicabile barriera,
solca cruda quell’orto,
capèstro d'un Giuda giovane
e già morto.

Quella mènte vigliacca
pròfuga e baldracca,
viaggia sciatta in terza classe
sui binari morti dell'impasse,
perseverando
immolata zimbella
a scucìr ancor patata
fior fior di gabella.

ostra liriche ed aforismi

OSTRA-liriche ed aforismi

"Ci sono scrittori che riescono a esprimere
già in venti pagine, cose per cui talvolta
mi ci vogliono addirittura due righe"
[Karl Kraus (1874-1936) saggista, poeta e aforista satirico]

"Tempo al tempo"

A.Sheik,Ostra,poesia contemporanea

Condanna il mio amore
quando non ti tormenta,
assolvi la mia indifferenza
quando ti ferisce,
arresta la picchiata sotterranea,
liberami dai ragli da baraccone,
rinvia ogni giudizio
alla siesta insonne della cicala.
Friniranno allora baci in attrìto
ad assalire vèntre di madre e sposa
ed uno,
uno soltanto si districherà sul tuo pube
con gli stessi turbamenti di mille
tenuti tutti insieme
dalle stringhe dei miei desideri.

ostra liriche ed aforismi

aforismi in ostra liriche,f.murer olio su tela

"Tutti al mondo sono poeti,
perfino i poeti"
Marziale (40-104) epigrammista spagnolo

"Ambarabà" (stralci)

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"....fracassando il silenzio ritemprante
degli spiriti,
in una notte di nuvole cavalline,
accovacciato sul trespolo dell'allocco,
pilucco radici essiccate di passiflora
e rigùrgito
umori acidi
di mezza vita".

ostra liriche ed aforismi

aforismi,Ostra,poesia

"Scrivere è un modo di parlare
senza essere interrotti"
Jules Renard [1864-1910] Romanziere

"Uggia marina"

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Mentre arduo,
bracco l’evoluzione irregolare
d'uno svolazzo di gabbiano,
ascolto la risacca
che s’infrange con me
sullo scoglio adamantino
dei crucci vespertini.

ostra liriche ed aforismi

ostra,logica in liriche

"Ciò che sfugge alla logica
è quanto v'è di più prezioso
in noi stessi"

[Andrè Gide (1869-1951) scrittore]

"Hamlet today"

"Redde rationem"

Dèstati oh principe ritroso
che patendo gusci spiralati,
a passo di lumaca,
flemmatico percorri il dedalo viscido dei crocicchi
sparpagliati nelle congiure della ghirba.
E' azzardo ed olocausto inseguire
quella filante scìa di bava contagiosa
che ti porti appresso.

ostra liriche ed aforismi

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"Scrivere
è sempre nascondere qualcosa
in modo che venga poi scoperto"
[Italo Calvino (1923-1985) scrittore]

"Transiti"

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(Una fatica tenace supera ogni difficoltà)

Senno bizantino,
quintessenza e riverbero di pupilla
còlgono scettici
l'iter
persuaso a scardinare
il sigillo d'ogni accesso;

nel liturgico riposo delle membra,
sfilando sul tronco raschiato da Persefone,
mutano e rigenerano
il regno afflitto dei sènsi;

impartendo le benedizioni di Venere
varcano la vòlta del torso,
s'incuneano,
rianimano,
spàsimano..
e proprio lì si saldano.

ostra liriche ed aforismi

ostra soffio
"La vita reale
è soltanto il riverbero
dei sogni dei poeti"

[Stendhal ( 1783 -1842),
pseudonimo di Henri Beyle, scrittore francese]

“Cenerentola di strada”(Remake buffo)©

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Se riuscirò a spolpare
un emisfero
della mia zucca sàtura di semi di follìa
ne farò degno cocchio
per condurti al gran ballo
delle principesse facili da cavalcavia.
Indosserò mantello calzamaglia e spada
da nobile rampollo decadùto sulla strada,
ti agghinderò con scarti di reàme
per essere annoverato tra gli avari,
adornerò il tuo capo
con corone di paglia e fieno
soffice giaciglio dei somari.
Danzeremo a ritmo di salsa
nella balera degli strusci,
ti sfiorerò labbra e seno
con un desiderio nuovo
che ancora non conosci.
E quando scoccherà la mezzanotte
ruzzolerai giù per lo steccato
perdendo la scarpina olivastra
di vetro riciclato.
Ti cercherò per rocche e contrade
di tutta la Marca
fino a che non lancerò i miei strali
per aver trovato i tuoi piedini digiùni
di acqua borotalco e sali,
e sulla mia epigrafe scriveranno:
“Sangue blu e argùto dicitore
stramazzato a terra
per asfissìa d’amore”.

ostra liriche ed aforismi

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''Anche un solo bacio lampo
tuonando sul cuore
può riuscire a far piovere amore"

-Barbaro contemporaneo-

"L'oracolo del vicolo"

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Oso
torvo
convogliare lo sguardo oltre la dogana di vetro
controllata dallo snervante moto perpetuo
di un manipolo d'insetti in libera uscita
in questa tiepida nottata di favonio,
fino a perquisire
la mia scarsa porzione di vòlta celeste
e percepire il migrare incontrollato
di uno stormo di passioni.
In assurda sincronia
col cigolìo stracco dei carretti da spazzino
si spengono i lampioni delle mura castellane
e si accende Venere,
che conciliante,
rifulge appisolata sui coppi smerlati,
spioventi al belvedere di ponente.
Fiondo all’astro
repentini
i desideri che si eclissano solo nelle fiabe,
leggo il responso
nella bòccia cristallina delle impressioni:
la prossima notte meglio io rimanga disteso
nel mio letto di cocciùto impaziente
a salmeggiare divine benevolenze.

ostra liriche ed aforismi

ostra,poeti marche


"Non facciamo altro che passare non visti
attraverso brevi istanti
della vita degli altri"
[Robert M.Pirsig 1928 - scrittore -]

"Tramonti ad oriente"

ostra, le fatiche di sisimo

Spiagge che si cibano di mare,
onde che battono in ritirata
pentìte dell’avidità di trascorse erosioni.
Sole
punto pallido di mezzanotte,
luna
effimera
nella giornata mozzafiato di cronici assenti.
Piana soffocante culla di ferrea volontà,
colle dei compromessi,
montagna che va da Maometto mortificato.
Volo incerto nella veglia di luce
di pipistrello frastornato.
Pargoli che troneggiano su
patrie potestà che esàlano.
Radio che tracciano immagini più nìtide
di schermi appiattiti.
E la mia stilografica
che sterile,
scarabocchia
fogli gualcìti
appuntati in grembo
di mènti bislacche.

"Fauna da zoo"

ostra liriche,poesia contemporanea
Scandagliare guardingo
l'ordire di lingua ed il fiuto di proboscide,
scaltro
il roteare di coda ed il carezzare d'ala,
conscio
il crivellare d'aculeo e lo scorticare d'artiglio.
E' epìlogo pacato
contemplare
sotto mentite spoglie d’asino rapìto
il cuore folle delle bestie
che non ho mai amato.

"Ricompense terracquee"

ostra liriche,poesia contemporanea

Se dalla danza strampalata della pioggia,
tempestiva,
gocciola grazia
sull'eden arso d'un ricco epulone,
nel convulso della sete miseranda,
beffarda,
s'abbatte solo alluvione
sulla baracca
d'un barbone in processione.

ostra liriche ed aforismi

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"La vera poesia può comunicare
anche prima di essere capita"
[T.S. Elliot -poeta e scrittore- (1888-1965)]

ostra liriche ed aforismi

ostra, il soffio degli dei


"Tutti coloro
che dimenticano il loro passato,
sono condannati a riviverlo"
Primo Levi (Torino, 31 luglio 1919 - 11 aprile 1987) scrittore

"Dissonanza d'arte contemporanea"

ostra,poesia contemporanea

Tanto il cultore nefando del tratteggio
rimpingua con supplizi alle tele
il ventre di maiolica del verro
quanto
l’esteta mirabile della parola
flagella con i versi
il maiale smilzo di coccio.

OSTRA LIRICHE ED AFORISMI


"Non la forza,
ma la costanza di un alto sentimento,
fa gli uomini superiori"
- Friedrich Nietzsche - (1844-1900)

"Caccia grossa"

ostra liriche,poesia contemporanea

La penombra del crepuscolo
osando scavalcare le tenebre
soccombe ai bagliori dell’aurora
ed il balenìo del nuovo giorno
urta fievole
l’invidia dell’insonne.

Stolto
sbuffando sui rimorsi
il poeta
s’improvvisa pescatore a stràscico di dilemmi
ardimentoso trapassare carta in punta di sfera
fiòcina ostinata
piantata nei lamenti
di balene in agonìa.

ostra liriche ed aforismi

ostra liriche,poesia contemporanea

"L'assenza
affievolisce le passioni mediocri
e aumenta le grandi,
come il vento spegne le candele
e ravviva il fuoco"
François de La Rochefoucauld
Duca ed intellettuale mondàno

"Privilegio senile"

ostra liriche,poesia contemporanea


La catasta plumbea degli anni
che s’abbatte caparbia e impertinente
sigillando le membra
e bistrattando la memoria
è scoria insigne di senno
che vezzeggiando lo spirito
si corica mite ed indulgente
nella quietezza appagante
sul ciglio
di un cuore inalterato.

"Time out"

ostra liriche,poesia contemporanea


Scivolo su di te,
divarico e frantumo le strozzature
delle mie clessidre segna-tempo,
e tu
stillicidio di sussulti
stemperàti nei grani di sabbia
attratti
nella cadenza della gravità dei miei cedimenti
ti depositi ignàra
sui fondali dei miei pensieri,
e lì
spietata
affoghi i miei ricordi.

"Fiume dei miei avi"

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Vecchio fiume dei miei avi
ti pesava già il tempo nella mia infanzia
ma nei miei occhi di fanciullo
ti riflettevi imponente con l’inganno del falso vigore
dopo le turbolenze settembrine di mezza sera.

Vecchio fiume dei miei avi
compare eccelso di giochi
soffocato nella dimora dei ricordi
che riaffiori maliardo nello sguardo veloce
rubato sopra il ponte della gèrla,
ti mancano le mie pietre sudate
ed i sassi gettati ad affogare sul fondo
struggente l’assenza del tranquillo vociare
di chi ti abitava nell’èra di lenzuola rattoppate.

Rasentando la roccaforte del sambùco
profanando il bivacco prediletto del rospo smeraldino
imbocco il tuo sentiero,
avvilente simulacro di linfa,
esausta corte di candore.
Frugo nella sfera delle sensazioni,
la tua sorte è anche la mia,
poche piène
grandi vuoti.

"Rifrullo"

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Distillare pensieri
dilatando gli istanti
scoprendoci
l’interezza di una vita.
Quando gli istanti
sono i tuoi
e la vita..
è quella mia.

"Mi è melodìa"

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Mi è melodia
il sadico defraudare pennuti e fanti
del loro làuto piumaggio
per i miei arnesi da cantore,
piroettare aggraziato
in punta di lapis come frombole di giullare,
compasso sterile
su distese pergamenate.

Elèvo la mia ode
menestrello senza corte
come canto ràuco di gallo
fanfara sfiatata di flicorni
fallàce impettirsi d’inni
ruota floscia di tacchino
sberleffo di pavone.

ostra liriche ed aforismi

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“ Il piacere unisce i corpi,
la pena le anime”
[Guido Ceronetti (Torino 1927) polìgrafo]

Fino alla dimora degli angeli

"Angeli" di Carlo Maratta
(pittore marchigiano 1625-1713)

Nato in un campo di grano
ho rubato oro dal sole
dio a me sovrano.

Strapazzato dal libeccio di maggio
ho fatto all’amore
libertino
con le prime api di passaggio.

Intriso di rugiada
ho liberato il mio aroma
fino a profumare
della contadina in calore
la sua chioma.

Pregno di acqua piovana
ho fatto da cuscino
al sedere rugoso della rana.

Come in una serata di gala
ho assistito ammaliato
al concerto strascicato d’una cicala.

Travolto dal calpestìo incerto di un bimbo
ho vissuto annichilito
nella quiete d’un limbo.

Ghigliottinato in un battito di ciglia
ho custodito per decenni
i segreti
nelle memorie di famiglia.

Per non gridare il vostro dolore
è dettàme fecondo
seppellire un fiore;
figlio di serra o nuda terra
non importa,
per esser sempre in cielo
ai cherubini a far da scorta.
(Concorso Nazionale di poesia "Il fiore" -Pistoia 1994-)

"Bagliori di mezzanotte"

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Dubbi,
come flebile tremolìo iridescente di astri remoti.
Decisioni,
notti chiare sotto il tondo pacioso della luna.

Emozioni,
sciame di meteore ad impattare materia grigia.

Il mio empireo,
spazio definito di corpi sospesi che si fissano.

Monocorde l’òrbita
gràvita silente su di voi che mi scrutate
con i fari potenti dell’anima.

"Essenza d'assenza"

ostra liriche

Accarezzato dalle vestigia del tuo cuscino
m’inebri cuore e sensi
appoggiato al tuo profumo del mattino.
Tra sbuffi di spòre s’adagia candore,
in agonìa di livore sentore d’amore,
trèmulo deflorare
divina insonnia
di queste prime placide ore.

"Sacramentare"

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Sonnecchiarti accanto,
percepirti desideri sfiorando le tue smorfie
accomodando stelle filanti
nel cielo di nessuno.

Fluttuando sublime bramosìa
assaporo fior di burro,
stordendomi
rifluisci nel mio corpo.


E' l’impietosa pignolerìa
d'un gallo tritacarne
un guizzo
che t’evàpora dal sogno.

"Diaspora"

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Amore
nomade smarrito
a guado
d’un rigagnolo fiacco d’acqua piovana
per lambire sponde d’odio.

Odio
nomade spavaldo
a guado
d’oceani veemènti d’acredine,
randagio alla deriva
per lambire sponde d’altro odio.

"Butterflies"

ostra liriche,poesia contemporanea


Le ali delle farfalle
sopportano soltanto
il tocco impercettibile
di altre ali di farfalle.

Avvoltoio ammaliato
ti scruterò dalla vetta
digiuno di polveri alari,
ingordo in balìa
d’interiora scarne da spolpare.

"Mastro Pinocchio"

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Legno levigato e filamenti di acqua stagnante,
occhi di latta accartocciata giocando,
lingua di spugna intrisa nel latte vaccìno,
unghie di intonaco screpolato dal tempo,
naso di briciole pressate
con la crosta ubriaca del pane raffermo,
cuore di piume
strapazzate nella polvere di ritratti giganti.

Nelle frazioni di vita
scandite dai bagliori intermittenti di lanterne soffocate,
Pinocchio,
generò un burattino.

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