OSTRA LIRICHE: Dileggio d'uno scudiero
Al sol apparir del suprem maestro
sbiancosse in vòlto
il ribel Falana da capestro.
Tuonò con voce grave il primo:
sbiancosse in vòlto
il ribel Falana da capestro.
Tuonò con voce grave il primo:
"Ordunque si ponga fine alla tenzone
ch'io n'abbia più a veder simil bailamme
e cotal villanzone;
che più non si contenda e nulla si conceda,
si depongan l'armi,
a prostrar in favor di chi tutto cheta".
Tenean i manigoldi per vergogna il capo chino
intenti a udir tremanti
ch'io n'abbia più a veder simil bailamme
e cotal villanzone;
che più non si contenda e nulla si conceda,
si depongan l'armi,
a prostrar in favor di chi tutto cheta".
Tenean i manigoldi per vergogna il capo chino
intenti a udir tremanti
il Venerabile divino
ch'accesa ogni pietate
fece lor giurar divotione
ch'accesa ogni pietate
fece lor giurar divotione
nonchè eterna fidelitate:
"Avendovi a sì servigio eletti
d'or in poi mai più dispiacer s'alletti,
e tu Falana
"Avendovi a sì servigio eletti
d'or in poi mai più dispiacer s'alletti,
e tu Falana
caporion d'inetti
per prìo di perenne servitute
contrìto genufletti".
Pentossi ancor con l'arme indosso
il goloson ammansìto fece fioretto:
"Giammai incaponir
di codesto insan periglio
e di simil bontade farò consiglio;
oh mio signor bodiese
d'animo e di còr cortese,
in desìo di promessa a voi m'abbandono
vita natural durante farò
di sorbetto dono
e con languor di palato intento
del sol ignudo còno
senza gittar lamento".
per prìo di perenne servitute
contrìto genufletti".
Pentossi ancor con l'arme indosso
il goloson ammansìto fece fioretto:
"Giammai incaponir
di codesto insan periglio
e di simil bontade farò consiglio;
oh mio signor bodiese
d'animo e di còr cortese,
in desìo di promessa a voi m'abbandono
vita natural durante farò
di sorbetto dono
e con languor di palato intento
del sol ignudo còno
senza gittar lamento".
OSTRA-AFORISMI
"Immolarsi nella scrittura
imprime il poeta
nella sacralità dell'allodola
e le sue inquietudini
nell'empietà d'uno specchio
sul quale immortalarsi"
imprime il poeta
nella sacralità dell'allodola
e le sue inquietudini
nell'empietà d'uno specchio
sul quale immortalarsi"
Ostrogoto
(scribacchino non di corte)
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Scribacchino
IL SOFFIO DEGLI DEI -OSTRA LIRICHE ED AFORISMI-
OSTRA LIRICHE ED AFORISMI
di Antonello "Ostrogoto" Staccioli
(Scribacchino non di corte)
Ostra 2007-2009©
OSTRA LIRICHE ED AFORISMI
"I golosi d'incoerenza
si rimangiano le parole
servendosi dal tuo piatto"
Ostrogoto [scribacchino non di corte]
OSTROGOTO: AFORISMI
(San Francesco)
"Le anime dei poeti si struggono due volte:
sulla terra quando scrivono,
ed in cielo quando non possono farlo"
sulla terra quando scrivono,
ed in cielo quando non possono farlo"
Ostrogoto
(scribacchino non di "corte")
Guardando Liolà
L'indugiare in versi
su vita riflessa ed agognata
è scemare in un golem
che trova eguali
negli occhi socchiusi
di chi,
stringendo tra le mani una rosa,
patisce senza pungersi
e continua a trattenere il respiro.
su vita riflessa ed agognata
è scemare in un golem
che trova eguali
negli occhi socchiusi
di chi,
stringendo tra le mani una rosa,
patisce senza pungersi
e continua a trattenere il respiro.
Postilla polare
Le poesie non saziano i probi
quando rimangono intinte
quando rimangono intinte
ad annegare nei miraggi dell'inchiostro
o vacue ed infeconde
imbrattano le mènti
incartapecorite dai refoli aridi
dei poeti ipocriti
naviganti sottovento
o vacue ed infeconde
imbrattano le mènti
incartapecorite dai refoli aridi
dei poeti ipocriti
naviganti sottovento
senza rotta e mille lidi.
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Postilla polare
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